GLICINE

Come coltivare il glicine e far fiorire il glicineIl Glicine, molto decorativo e adatto agli ambienti cittadini. Cresce in ambienti soleggiati quali cortili e balconi. Non teme freddo e intemperie.Wisteria sinensis o Wisteria floribunda. II glicine è una pianta poco esigente che sopporta anche l’atmosfera inquinata delle città. Si pianta tra ottobre e marzo in qualsiasi terreno, purché non troppo calcareo, meglio se fertile e ben drenato. Ha però bisogno di un’esposizione molto soleggiata per dare il meglio della fioritura. Anche se talvolta può avere qualche difficoltà nell’attecchimento (perciò è meglio piantare esemplari cresciuti in vaso), dopo il primo anno cresce vigorosamente, non necessita di cure particolari e non teme il gelo. Tutti i glicini sono piante di sviluppo notevole e molto vigorose: è meglio tenerne conto e lasciar loro ampio spazio a disposizione. Anche le radici si espandono notevolmente e, se troppo a ridosso di pavimentazioni o muretti, possono danneggiarli. I fusti, sarmentosi e volubili, necessitano di un supporto nelle prime fasi di sviluppo per avviarli su superfici prive di appigli. In seguito lignificano e diventano veri e propri tronchi, anche di notevole diametro alla base. A proposito, una curiosità: nelle specie giapponesi i fusti si avvolgono attorno al sostegno in senso orario, mentre si avvolgono nel verso opposto quelli della specie giapponese! Dato il vigore delle piante, è bene fornire un sostegno ai rami evitando che possano avvolgersi tra le sbarre delle cancellate o intrecciarsi nelle reti: con il tempo finirebbero per inglobarle e danneggiarle.

COME REALIZZARE UN “ALBERO” DI GLICINE

La struttura di un “albero” di glicine

  1. In primavera, mettere a dimora un glicine con 2 o 3 fusti principali, e sistemare un sostegno in modo che i fusti, intrecciat tra loro, crescano verticalmente fino all’altezza di circa due metri. In seguito si salderanno in, modo da formare un unico tronco.
  2. Raggiunta l’altezza desiderata per il tronco, disporre dei sostegni orizzontali per i rami, che andranno inizialmente guidati per formare la chioma.
    La struttura di un “albero” di glicine in fioritura.
  3. Contemporaneamente, accorciare di un terzo i rami orizzontali per farli ingrossare e lignificare; questa potatura ha anche lo scopo di stimolare la produzione dei getti laterali che andranno a riempire la chioma.
  4. Togliere il sostegno al tronco, che una volta lignificato sarà in grado di sostenersi da solo; in seguito sarà possibile eliminare gradualmente tutti i sostegni, non appena anche i rami orizzontali saranno diventati legnosi.
    Per ottenere una chioma molto larga, sarà necessario sostenere i nuovi getti terminali man mano che crescono, mantenendoli orizzontali.

POTATURA E CONCIMAZIONI

rinvasoDopo qualche anno di coltivazione in vaso, il glicine allevato secondo il suo portamento naturale dovrebbe essere trapiantato in terra, in quanto per svilupparsi le radici necessitano di notevoli quantità di terra. Oppure, provvedete ad una drastica riduzione della parte aerea e dell’apparato radicale e ricominciate la coltivazione a partire da un solo fusto, come se fosse un alberello, accorciando regolarmente i rami.
Raccogliete le foglie ormai secche del glicine e concimatelo con fertilizzanti minerali poveri di azoto, altrimenti si ripresenteranno ancora afidi e ragnetti rossi che lo hanno infestalo durante l’estate.
Una bella forma che potete dare al glicine del vostro balcone (coltivato in vaso), perché sappia regalarvi sempre un effetto piacevole, è quella ad ombrello. Educate il glicine ad alberello, lasciandogli solo un fuslo. Agganciatelo ad un lutare e togliete i germogli laterali. Il lerzo anno allargherete i rami nella forma prevista, fermandoli ad una piccola intelaiatura.

I nostri giardinieri conoscono bene il glicine e con esso possono allestire pergole, ringhiere, terrazzi. Sanno operare un potatura di crescita e di mantenimento, che favorisca una splendida fioritura. Chiedici come!