MOSCA BIANCA

L’aleurode della serra o mosca bianca (scientificamente Trialeurodes vaporarium) è parassita estremamente dannoso e comune sia per le piante da giardino sia per quelle da appartamento ed è facilmente riconoscibile. Gli adulti, alati, misurano circa mrn 1,25 di lunghezza, assomigliano a piccole farfalle notturne di colore bianco a causa del rivestimento bianco farinoso delle ali mentre il corpo, non farinoso, è giallo pallido. Generalmente si trovano sulla pagina inferiore delle foglie, ma se disturbate volano tutt’attorno. Le piante infestate perdono il loro vigore e il fogliame può chiazzarsi di giallo. La pagina superiore delle foglie e i frutti si ricoprono di un deposito appiccicaticcio dovuto a una mielata zuccherina lasciata dai giovani e dagli adulti che si nutrono sulla parte inferiore delle foglie api cali. Questa melata rappresenta un ottimo substrato di sviluppo per le muffe fuligginose (fumaggini) che più tardi deturperanno la pianta. Questo insetto si nutre pertorando il tessuto fogliare con il suo apparato boccale simile a un ago. Le piante quindi si indeboliscono per la perdita di linfa e le punture facilitano l’accesso di funghi e batteri che provocano malattie.

Le infestazioni da mosca bianca sono difficili da debellare

COME COMBATTERE L’ALEURODE DELLA SERRA

Ciclo dell’insetto

Le femmine adulte di mosca bianca depongono le uova in gruppi circolari sulla pagina inferiore delle foglie. Le uova hanno forma conica e sono saldamente fissate alla foglia grazie a peduncoli che conferiscono alloro insieme l’aspetto di piccoli vasi. Le neanidi mobili fuori escono dalle uova e si spostano su un ospite da cui suggere e dove rimangono fisse. Dette neanidi sono piccole, appiattite e di forma ovale; il loro corpo è traslucido ed è questo il motivo per cui sono difficilmente visibili. Attraversano diversi stadi di sviluppo con mute successive, prima di raggiungere lo stadio di pupa. Da questo momento le neanidi appaiono ricoperte da una polvere bianca, per cui risultano più evidenti. Successivamente allo stadio di pupa si sviluppano gli adulti alati, che lasciano quindi l’involucro della pupa.

Specie di aleurodi da serra

Questi emitteri sono la causa di molti problemi all’interno della serra, perchè essendo polifagi si nutrono di quasi tutti i tipi di piante. Vengono particolarmente colpite le Solanacee ma anche l’Abutilon, la begonia, le cinerarie, i crisantemi, le dalie, la fresia, le fucsie, l’Heliotropium, i Pelargonium, le primule e la salvia. Anche i pomodori, i cetrioli e i meloni ne sono soggetti. In estate il ciclo vitale di questo insetto si compie in tre o quattro settimane e, dato che si sovrappongono molte generazioni, è facile osservare, in questo periodo, tutti i differenti stadi di sviluppo. Questa particolarità aumenta gradatamente le difficoltà di un trattamento chimico, perchè i diversi stadi sono variamente resistenti agli insetticidi. Se le piante nella serra sono sempre in un certo numero, l’accoppiamento degli insetti continua per tutto l’anno. sebbene si riscontri durante l’inverno una certa diminuzione. Se, in inverno, non tenete piante in serra o in casa, gli adulti svernano su piante vicine, all’aperto; gli individui che sopravviveranno saranno la causa della reinfestazione della serra nella successiva primavera.

Aleurode del cavolo, Tutte le specie appartenenti alla famiglia delle Brassicacee vanno soggette agli attacchi dell’Aleyrodes brassicae, che è in grado di accoppiarsi durante tutto l’anno. A seguito dell’attacco, non viene ridotto soltanto il vigore della coltura, ma viene deturpato l’aspetto delle piante che risentono della presenza della melassa e quindi delle muffe che vi si impiantano. La popolazione di questi insetti viene ridotta in modo naturale dal freddo invernale, ma con l’approssimarsi di condizioni più favorevoli, ritornano rapidamente in quantità normali.

Aleurode del rododendro. L’insetto è specifico soltanto di alcune specie e ibridi di Rhododendron quali Rhododendron campynocarpum, R. catawbiense, R. caucasicum e R. ponticum. Le specie a foglie tomentose o scarlose sulla pagina inferiore o provviste di spessa cuticola sono meno soggette agli attacchi. Le foglie delle piante grandemente infestate presentano macchie gialle e il vigore del cespuglio si riduce. Questa specie, Dialeurodes chittendeni, sverna allo stadio di neanide da cui si sviluppa una pupa che si manifesta in aprile. Gli adulti alati sfarfallano e incominciano poi a deporre le uova, completando cosl il ciclo.

Aleurode dell’azalea. L’insetto si limita a danneggiare le specie sempreverdi; si tratta di una forma specializzata di Trialeurodes vaporarium.

Aleurode del caprlloglio. È caratterizzato da pupe bianche o gialle che si trovano sul caprifoglio o su altre Caprifogliacee, come Il Symphoricarpon.

Aleurode della Phyllirea. Colpisce la Phylirea; possiede le pupe scure color marrone.

Aleurodedel Vlburnum. La pupa di questa specie, che attacca il Viburnum tinus, si distingue per essere nera, frangiata e con incrostazioni fari no se bianche, piuttosto cerose.

Larve di mosca bianca

Controllo chimico

Non è molto facile controllare gli aleurodi con insetticidi, perchè la maggior parte di essi è attiva solo sugli adulti, essendo le uova, le neanidi e le pupe resistenti. Ciò crea particolari problemi, specie nel caso si tratti di insetti di serra e dell’aleurode del cavolo, nei quali casi si verifica la costante presenza di stadi di sviluppo resistenti. Di conseguenza un esteso programma di trattamenti con insetticidi a intervalli di dieci giorni è necessario per riuscire a debellare la mosca bianca. Fortunatamente il controllo chimico ha tratto notevole vantaggio dalla recente introdu­zione dei principi attivi come il pirimphosmetyl e altri che agiscono durante lo stadio di aduiti e gli stadi di sviluppo. Adottando prodotti a base della suddetta sostanza, è possibile ottenere un controllo efficace con trattamenti a intervalli di tre, quattro giorni. Per il controllo delle specie che vivono all’esterno della serra, si possono applicare insetticidi sia sotto forma di spray sia di aerosol. Queste due forme possono anche essere usate all’interno, ma in aggiunta è possibile usare nella serra fumiganti specifici. Qualunque sia il metodo di applicazione usato, e’ importante controllare che il prodotto non risulti tossico per le piante su cui viene spruzzato. Nel caso di tutti gli ortaggi commestibili e non solo per pomodori, meloni, cetrioli e cavoli è essenziale. per motivi di sicurezza, mantenere l’intervallo minimo raccomandato fra l’ultimo trattamento e il momento del raccolto.

Lotta biologica

Un metodo alternativo di lotta che riguardila mosca bianca delle serre è l’utilizzazione della vespa parassita Encarsia formosa, che ne distrugge le neanidi. Questo imenottero è esile e alato, ed ha le dimensioni di una capocchia di spillo; le femmine riescono a deporre in 15 giorni uova sufficienti a parassita re circa 50 neanidi di aleurode. Ogni singolo uovo viene deposto sulla neanide e dopo circa dieci giorni la schiusura dell’uovo, la larva colpita imbrunisce ed è più facilmente riconoscibile. In ogni caso ci vuole circa un mese dopo la deposizione delle uova, prima che si produca una nuova generazione di adulti parassiti. Per lo sviluppo di questa vespa è molte importante la temperatura, che non deve essere inferiore a 13°C. Da ciò deriva che l’adozione di questo metodo è possibile soltanto in serre ben riscaldate. Anche la scarsità di luce riduce l’attività di queste insetto per cui il periodo più attivo va da aprile a settembre.