Le vasche in pietra originariamente erano parte esclusiva del giardino da tè giapponese. Esse venivano usate per purificarsi prima di partecipare alla cerimonia del tè. In seguito hanno assunto la funzione ornamentale.
Vi sono diversi tipi di vasche. Le Chozubachi sono le più rustiche, piuttosto alte e appoggiate su una base che impedisce al terreno circostante di diventare fangoso.
Le Tsukubai sono più raffinate e basse: chi le utilizza deve chinarsi o addirittura inginocchiarsi per lavarsi le mani prima della cerimonia del tè. Sono circondate da pietre su cui si appoggia il mestolo di legno o la lanterna. Entrambe le vasche sono riempite a mano o attraverso rudimentali tubazioni di bambù, dalle quali l’acqua gocciola in piccola quantità. Per non rendere fangoso il terreno circostante è meglio che esse vengano appoggiate su un abbondante letto di sabbia. Nel punto di scolo può essere inserito uno Suikinkutsu, la Shishi-Odoshi, originariamente utilizzata come scaccia cervi, è un elemento elegante e spettacolare dei giardini giapponesi. simile ad un vaso rovesciato, che ha la funzione di generare un eco all’acqua che gli gocciola sopra.